domenica 24 maggio 2009

Tre sax,un uomo.


Oggi,dopo una lunga assenza,vi parlo di un grande sassofonista,ma prima di tutto di un grande uomo.
Parlo di Rahsaan Roland Kirk. Celeberrimo nelle sue foto per avere in bocca due o tre sax diversi,è stato un esempio di vita per tutti. Soffiava controvento,era un anima libera,sbeffeggiato dalla critica e dai sassofonisti fighetti di New Orleans. Il suo era un jazz sporco,sudicio e dell'anima. Appariva sul palco completamente circondato di strumenti,3 sax,in cui soffiava contemporaneamente,flauti da naso,uno per narice,trombette,aggeggi elettronici.
La sua storia inizia quando a causa di una infermiera sbadata,rimane cieco per tutta la vita. Ma lo spirito di Roland prosegue,e si esibisce,suona,stupisce,cattura. Molti anni più tardi,un ictus immobilizzerà la parte sinistra del suo corpo...ma citando Roland Stesso:
"Se sapevo suonare tre sax con due mani, dovrebbe riuscirmi di suonare un sax con una mano sola"
E fu così che apparve in concerto suonando DUE sax,con una mano...un uomo che non si dà per vinto davanti alla sorte avversa,che non dice "non ce la faccio" alla prima difficoltà,che non ha paura del giudizio altrui. Un uomo vero,vero come il suo fantastico jazz.
Mi sono permesso di fare un piccolo tributo al grande kirk,riuscendoci per altro male,ma credo di aver centrato il suo stile. Doppio sax per il tema (si,ci sono riuscito anche io) e un aggressivo e cupo tenore per l'assolo...molto lamentoso e irruento.

Ascolta il sample (registrato con Dukoff S10 (!!!) e Vandroren V16 3)

Vi lascio poi con un video in cui potete apprezzare tutta la sua forza. Pace all'anima tua,Roland.






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