domenica 24 maggio 2009

Jan Garbarek


Eccomi di nuovo a scusarmi per l'assenza,è che se non ho l'ispirazione o il tempo,non scrivo niente

Oggi vi parlo di un grandissimo compositore,Jan Garbarek,che per la cronaca,è venuto anche qui a padova con un bel tutto esaurito al teatro verdi.
Si parla tanto di influenza di Coltrane su questo musicista,sarò cieco io,ma lo trovo pesantemente distante dal Jazz e dallo stile del Mito. Probabilmente è un riferimento al gusto orientale dell'ultimo trane,ma ancora resto dubbio. Jan ha uno stile personalissimo,una tecnica non discutibile e un suono assolutamente invidiabile.
Il suo primo strumento è il soprano curvo,ma credo che abbia il miglior suono di tenore degli attuali musicisti viventi.
E' un vero ecclettico,si circonda da musicisti grandiosi,e soprattutto da strumenti particolari con i quali arricchire le sue composizioni nelle quali non figura come un virtuosista,ma riesce sempre a stupire con la nota giusta al momento giusto. Ha l'innata capacità di creare atmosfere fantastiche,perfettamente legate al titolo della musica,in simbiosi con percussionisti favolosi,archi,tastiere. Emblematica "In praise of dreams",dell'omonimo album,in cui un potentissimo e rauco tenore duetta con una viola; potente ed efficace cavalcata che trascina l'ascoltatore in un ora di musica poetica e intensa,priva di jazz,ma dal sapore fortemente orientale,e dalla estrema ricercatezza nelle sonorità.
Tra tutti i video che girano,ho selezionato quello più interessante,in cui spicca il suono stupendo di cui parlavo.






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